L’isola sotto il mare, un inconfondibile sapore di libertà

L'isola_sotto_il_mareOggi vi parlo de ‘L’isola sotto il mare‘ di Isabella Allende. Come ogni libro scritto dalla nostra amata Lella, succedono circa 87 eventi che ti fanno pensare: “ok adesso il ritmo scenderà e ci avvieremo alla conclusione…”, e invece no! Capita ancora qualcosa a qualcuno, non per forza al protagonista, che modifica le sorti e l’andamento della storia.

Anche ne ‘L’isola sotto il mare’ accadono una serie di eventi, tra cui una rivolta di schiavi, un trasferimento, morti, feriti, amanti, e molto altro ancora.

L’amica Lella ci regala sottostorie a non finire, talvolta esagerando forse, ma sicuramente non ci fa annoiare!

La protagonista del libro è Zaritè, una ragazza mulatta congolese inizialmente schiava del latifondista Valmorain, periodo durante il quale impara a conoscere la propria forza di spirito.

Zaritè, Tetè, non lavora nei campi, ma nella casa del padrone dove impara che nonostante le violenze subite (psicologiche e fisiche) il suo spirito il suo essere, non cambiano.

Ai tempi fu venduta al padrone Valmorain come una schiava di alto rango da una conoscente fidata del latifondista.

Dopo una serie di vicissitudini che non voglio spoilerarvi, riesce a conquistare, non senza fatica, la propria libertà.

Perché dovresti leggerlo?

‘L’isola sotto il mare’ è un libro profondo che tiene sempre alta la tensione, forse troppo spesso (non sono mai riuscita a smettere di leggere ad un’ora decente!) ma sicuramente la Lella è capace di creare un forte legame di empatia con ognuno dei suoi personaggi, lasciando un vuoto nelle nostre vite quando, al termine di ogni libro, siamo costretti a salutarli.

Dovresti leggerlo se ti appassiona essere catapultato in mondi lontani, in altre epoche.

Il libro è scorrevole ma non è un romanzo semplice. Te lo consiglio solo se sei abituato a leggere, se sei alle prime armi forse dovresti dirigerti su altri titoli, ma il tuo momento arriverà!

Se invece sei un abituè allora tuffati tra le onde e raggiungi l’isola sotto il mare per ballare il ritmo frenetico della libertà con Zaritè.

Quale cocktail dovresti abbinare alla lettura de ‘L’isola sotto il mare’?

La scelta di questo cocktail è stata abbastanza semplice perchè, per quanto mi riguarda, c’è solo un cocktail che mi lascia lo stesso sapore di questo libro ed è il Mojito.

Questo cocktail all’inizio rilascia un sapore amarognolo dato dal lime pestato, poi assapori il dolce dello zucchero che dura pochissimo. Nonostante tutto però ti rimane il sapore di acqua e menta, un sapore di libertà conquistato passando per l‘acre del lime; un sapore di libertà, una meta, come quella conquistata dalla combattente Tetè.

L'isola_sotto_il_mare_allendeQui vi lascio la ricetta, ma ricorda NON bere se devi guidare!

  • rum;
  • lime pestato;
  • 2 cucchiaini di zucchero di canna;
  • un rametto menta cubana;
  • ghiaccio;
  • acqua gassata o soda

 

 

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