Notre Dame de Paris è un’opera di Victor Hugo, per gli amici Vittorio, che intreccia la vita di vari protagonisti.
Amore, passione, tradimento e follia, tutto all’ombra della famosa cattedrale francese.
Un libro che affronta la questione immigrati, tema sempre attuale, esaminando ogni punto di vista.
La storia immagino la conosciate tutti: in sintesi il campanaro Quasimodo, come metà degli altri protagonisti, si innamora della bella zingara Esmeralda, dalla quale riceverà solo due di picche.
Altri due i personaggi che si professano ‘innamorati’ di Esmeralda, per entrambi il significato della parola rimane alquanto sconosciuto, considerando quello che combinano alla povera gitana.
Il poeta, sicuramente uno dei personaggi più simpatici, prova una forte attrazione per la capra di Esmeralda, come si dice a ognuno il suo…
Poi troviamo l’arcidiacono, bel tipo lui, uno degli altri due ‘innamorati’. Un sadomaso che gode incredibilmente nel veder torturata la sua ‘amata’. Male, malissimo.
La corte dei miracoli, infine, ci fa comprendere quanto l’arte della recitazione, se ben eseguita, sia capace di suscitare emozioni e tirare su qualche soldo!
Come sempre per una trama approfondita e bene scritta vi invito a visitare la pagina del libro o, direttamente, a comprarlo cliccando sul link sotto
Perché dovresti leggerlo?
Per la passione che traspare da ogni singola pagina.
Ti consiglio di leggerlo se sei un assiduo/a lettore poichè la scrittura rimane scorrevole, ma la trama è abbastanza articolata.
Ogni personaggio è ben strutturato e ha diverse sfaccettature che lo rendono reale.
Dovresti leggerlo se ti piacciono le storie d’amore intense, anche se non corrisposte.
Se sei pronto a versare qualche lacrimuccia ogni tanto, se vorresti poter attraversare le pagine del libro per prendere a male parole un personaggio in particolare, se sei pronto ad affrontare tutto questo allora devi ASSOLUTAMENTE leggere questo capolavoro.
Quale cocktail dovresti abbinare alla lettura di ‘Notre Dame de Paris’?
Il mio consiglio di oggi è… rullo di tamburi: il Japanase Ice Tea!
Formato dall’unione di più e diversi ingredienti, è il cocktail perfetto da accompagnare a questo libro perché articolato e non così semplice da bere.
Con il suo sapore dolce e complesso stimola tutte le papille gustative.
Spesso ne basta uno per renderci arzilli, ebbri. Questo stato d’animo ci fa percepire ogni emozione più forte e amplificata. Felicità, tristezza, amore e odio. Proprio come questo capolavoro dell’800: ci sentiamo zingari, ma anche campanari innamorati.
Un mix di razze e sapori come un Japanese in cui Midori e Gin s’incontrano e scontrano con Vodka e Rum per lasciarci un retrogusto dolciastro che persiste.
Se decidi di prepararlo a casa, ecco qui la ricetta. E ricorda di NON bere se devi guidare!
- Vodka
- Gin
- Rum
- Midori
- Sweet Sour
- Sprite
- Mezza Fetta di Limone
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