Petite, la perla del Moulin Rouge. Tutto d’un fiato

“Petite, la perla del Moulin Rouge” è un romanzo scritto da Anna Bonacina, un’autrice emergente da tenere d’occhio.Petite,_la_perla_del_Moulin_RougeIl romanzo, per adesso solo in versione elettronica, è edito da Harper Collins Italia.

Il libro mi ha piacevolmente sorpreso; devo ammettere che non credevo mi sarebbe piaciuto e che mi avrebbe così appassionato. Chi mi conosce sa che amo i libri stampati e il tuffarmi nell’odore di ogni singola pagina; be’ questo libro l’ho letto in versione elettronica per ovvi motivi e non riuscivo a smettere!

La scrittura dell’autrice è fluida e aggraziata fin dalle prime pagine e non è mai banale.

Una lingua elegante che, a dispetto dei romanzi che ultimamente si trovano in giro, è caratterizzato da frasi lunghe e ben costruite.

“Petite, la perla del Moulin Rouge” mi ha ricordato molto le opere dell’800, quelle in cui la lingua non è solo un mezzo necessario per raccontare una storia, ma anche un piacere da sfruttare e da far assaporare al lettore.

Ma di cosa parla “Petite, la perla del Moulin Rouge”?

Il romanzo racconta la storia di Juliette, una giovane donna che fugge verso una romantica Parigi degli anni ’20 e sboccia come una perla.

Juliette, o meglio Petite, è circondata da diversi personaggi minori, tutti ben costruiti e con una propria personalità.

Durante il romanzo conosciamo meglio Juliette e siamo spettatori della sua crescita e dei suoi leggeri mutamenti e cambi di idee; nonostante questo il personaggio rimane sempre coerente.

Devo ammettere che il finale mi ha un po’ sorpreso: la protagonista è rimasta fedele al suo carattere e l’epilogo è stato molto diverso da come me lo aspettavo. Per chi è abituato a leggere questo è sicuramente un punto di forza di un’opera: mai snaturare un personaggio, soprattutto se chi legge si aspetterebbe proprio quello.

Perché dovresti leggerlo?

Per tutti i motivi che ti ho elencato sopra ovvero la scrittura fluida, la trama non complessa ma avvincente, i personaggi ben strutturati e sempre coerenti.

Ma soprattutto dovresti leggerlo perché é il primo libro di un’autrice italiana realmente promettente!

Quale cocktail dovresti abbinare alla lettura di ‘Petite la perla del Moulin Rouge’?

Per tutte le ragioni che ho elencato sopra, ho dovuto scegliere un cocktail particolare che mi riportasse un po’ in quegli anni, così travolgenti ma anche eleganti.

Ho scelto un cocktail che ha un profumo avvolgente e ipnotico come Petite: il Sazerac.

Al palato è corposo con sfumature amare ma in linea con il cocktail. L’uso dell’assenzio conferisce quel tocco di magia, lo stesso tocco che Petite ha nei confronti di tutti coloro che si trovano al suo cospetto.

Un cocktail ricercato e non scontato, soprattutto se si considera che è stato creato a metà dell’800. Questo parallelismo mi piace molto perché è ciò che penso della scrittura di Anna Bonacina: ricercata e attenta, non scontata soprattutto se si considera che il libro è uscito in un periodo in cui un po’ tutti ci sentiamo scrittori, ma pochi lo sono realmente e scrivere un romanzo, uno buono, non è un lusso concesso a tutti.

sazerac
Ti lascio la ricetta ma ricorda di NON bere se devi guidare!

  • cognac
  • assenzio
  • una zolletta di zucchero
  • 2 gocce di Peychaud’s bitter

 

 

 

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