Il colore del sole – parte 1

storie per bambini

C’era una volta una bambina, con i capelli neri come la notte, che viveva su un pianeta ai confini della galassia con i suoi genitori ed alcuni parenti.

Il suo mondo non era grandissimo, si estendeva fino all’orizzonte, senza andare più in là della vista. Ovunque Irene girasse lo sguardo vedeva montagne colme di neve, senza alberi. Il pianeta di Irene si chiamava Nyx, dal greco notte, proprio perché esisteva solo questa parte del giorno. Questo pianeta si trovava al confine della galassia, troppo lontano per conoscere il calore del sole.

Irene aveva capelli neri, occhi grandi e profondi, anch’essi neri e la carnagione stranamente scura. Si raccontava che i suoi antenati fossero arrivati su Nyx a cavallo  di una cometa intergalattica che li aveva portati dalla Via Zucchera, galassia molto soleggiata( aveva ben 4 soli posizionati in ogni angolo), fino alla Via Lattea, e li aveva gentilmente scaricati proprio su Nyx; questo il motivo per cui Irene, i suoi fratelli e tutta la famiglia, si ritrovavano ad avere una pelle molto scura anche se non conoscevano il sole.

Una sera di primavera, Irene e la sua famiglia, stavano cenando al grande tavolo da pranzo della loro casa. La nonna Marta stava raccontando la leggenda della loro famiglia, come succedeva quasi ogni settimana, ma questa volta Irene fantasticò sulla via Zucchera e sul loro pianeta di origine, sognando un giorno di poter vedere questi famosi Soli.

<<Nonna, ma se volessimo trasferirci di nuovo e tornare nella Via Zucchera potremmo chiedere un passaggio ad una cometa?>> chiese Irene speranzosa.

<<Oh cara ma è impossibile, le comete portano solo verso questa galassia, mai indietro. Potresti solamente andare verso il centro della Via Lattea>> rispose la nonna.

Irene rimase molto delusa, era convinta di poter conoscere i Soli della Via Zucchera, di poter sentire il calore dei quattro e poter ammirare finalmente la luce e fare conoscenza di tutti i colori che non fossero il nero.

Rimase triste tutta la sera ed anche le sere seguenti; poi un giorno le venne una grande idea: in uno dei suoi racconti, la nonna aveva narrato la leggenda secondo la quale i suoi antenati si erano messi in viaggio per raggiungere un pianeta che aveva un unico Sole, e aveva anche una cosa chiamata mare. Si raccontava che il mare fosse una pozzanghera enorme, grande quasi quanto Nyx. Irene conosceva l’acqua perché ogni tanto le comete che passavano da là ne lasciavano un po’ su Nyx come dono alla sua famiglia, che in cambio permetteva loro di riposarsi durante il loro viaggio. Irene pensò che forse sarebbe potuta andare verso quel pianeta in cui vi era il mare, avrebbe chiesto informazioni alla prossima cometa.

Proprio qualche ora più tardi una cometa piccola ma molto colta, approdò su Nyx per il suo riposo. Irene si avvicinò per accogliere lei e i suoi doni.

<<Ciao mi chiamo Irene, tu come ti chiami?>>

<<Chiomato>> rispose la cometa.

<<Sai come si arriva al pianeta col mare?>> chiese Irene senza indugiare.

<<Certo che lo so, sono un’anziana cometa che viaggia verso il centro dell’universo, ma adesso lasciami riposare. Ti racconterò tutto al mio risveglio>> e l’anziana cometa si addormentò, lasciando ad Irene la sola compagnia dei suoi pensieri.

Il giorno seguente Irene si precipitò al fianco della cometa per saperne di più ma, quel giorno Irene era stranamente malinconica: voleva andare via con tutta se stessa ma avrebbe dovuto lasciare la sua famiglia per quell’avventura. Forse sarebbe dovuta andare e conoscere il pianeta, se ne fosse valsa la pena la sua famiglia avrebbe potuto raggiungerla. Ma certo! era una grande idea!

Chiomato si era svegliata da poco ed era nel pieno delle sue forze.

<<Buongiorno Chiomato, come ti senti questa mattina?>>

<<Molto bene, grazie Irene, sei una bambina molto gentile>>

Irene non seppe attendere molto ed anche se sembrava maleducata chiese:

<< Chiomato, potresti raccontarmi tutto sul pianeta del mare?>>

Chiomato fissò Irene con aria imbronciata e pensierosa.

<<Irene sei stata molto gentile con me, ti racconterò tutto quello che so>>

E raccontò tutto quello che conosceva della Terra, del suo cielo azzurro, del mare e delle montagne, di come il sole riscalda la pelle e il vento accarezza i capelli. Irene era affascinata a tal punto dal viaggiare già con la mente al momento della sua partenza. Appena Chiomato ebbe terminato il suo racconto, Irene le chiese si essere accompagnata proprio lì. Chiomato guardò incuriosita Irene ma accettò di offrirle il passaggio verso la Terra.

Irene si accoccolò in un piccolo cratere sulla testa di Chiomato, senza salutare la sua famiglia poiché sicura che a breve li avrebbe rivisti. La strana coppia spiccò il volo da Nyx,  partendo alla volta della Via Lattea. Irene lanciò un ultimo sguardo al suo piccolo pianeta in cui vi era perenne buio nel cielo, ma non nel suo cuore.

Anna Bo

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