Noi italiani, di certo, non siamo maestri dell’ordine, della legalità, della buona politica. Molte nazioni si prendono gioco di noi per questo.
Noi italiani, cristiani, vicini del Vaticano che predichiamo bene ma razzoliamo male, malissimo direi.
Italiani del Sud sommersi nella nostra stessa spazzatura, oltre che inquilini delle organizzazioni criminali; italiani del Nord che criticano i terroni, ma poi si comportano peggio. Italiani del menefreghismo, dell’omertà e del giudicare a prima vista.
Questi siamo noi agli occhi del mondo!
Nonostante ciò, noi italiani siamo famosi ovunque per una questione, che ci rende assai fieri: la cultura culinaria.
Pizza, pasta e tanto altro!
Le nostre pizze, la nostra pasta, le nostre focacce; carne, pesce e formaggi; dolci, dolcetti e caffè. Da nord a sud la nostra penisola delizia i palati degli italiani ogni giorno; da nord a sud, ogni regione offre dei piatti che tutto il mondo ci invidia.
Manteniamo tradizioni antiche, ricette e tecniche di cucina che abbiamo ereditato dai nostri antenati: in Italia gli chef prendono lezioni dalle nonne.
Al Sud, più conservatori, ci piace mangiare in compagnia, rigorosamente a tavola con comodità, non si rinuncia mai all’eccessiva quantità di cibo, stile “aiuti umanitari”. Qui mcdonald e kebabbari vanno in fallimento con facilità: non si preferisce un mc chicken o un kebab all’arancina o alla focaccia. Sarebbe da folli!
La cucina mediterranea si è diffusa in tutto il mondo, i grandi cuochi internazionali la imitano, o meglio, tentano di imitarla, i prodotti sono incomparabili; insuperabili i modi di preparazione e gli strumenti di lavorazione. Nessuna cucina è apprezzata così tanto a livello globale.
I turisti vengono in Italia per visitare le nostre numerosissime bellezze artistiche e architettoniche, ma al pari di queste è posta un’altra forma d’arte: quella culinaria.
Cultura e cibo in Italia si fondono, ogni piatto ha una storia che vale la pena conoscere, assaggiare. Gastronomia è geografia perché ogni regione d’Italia racchiude una tradizione che va gustata a tavola va assaporata con gratitudine.
Altro elemento fondamentale legato alla cucina è l’enologia: il vino è il nettare degli Dei che accompagna i nostri pasti, mangiare non è solo una necessità biologica, ma puro piacere. La cucina italiana è diletto, beatitudine.
I modelli alimentari italiani sono insuperabili, la dieta alimentare mediterranea non ha rivali, i gusti e i sapori sono il biglietto da visita eccezionale della nostra terra, che ha i suoi mille difetti ma che in cucina ci regala goduria, appagamento, soddisfazione. È risaputo che mangiare è uno dei piaceri della vita, ed allora orgogliosi della nostro miglior pregio e mezza consolazione per l’altra miriade di problematiche che ci fa riconoscere e ci etichetta agli occhi delle nazioni estere.
S.Macauda
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